Buti Teatro

Il Teatro di Buti nasce come incontro delle numerose realtà culturali del territorio di cui si pone come sintesi in uno sforzo artistico, artigianale si direbbe, per contenerne le inclinazioni, gli obiettivi, i talenti, le aspirazioni di questo unicum poliedrico ospitato chissà per quale destino in questo morso di terra.L’impegno è volto a sviluppare le tre storiche linee culturali del Teatro Di Bartolo in Buti.

La prima, che guarda alla tradizione del “cantar di maggio”, trova compimento con la contaminazione, l’integrazione, il meticciato tra teatro e musica da un lato e tra attori professionisti e attori popolari non professionisti dall’altro. Una fusione che a Buti ha dato vita ad esperienze magistrali: il “Maggio della passione di Cristo” e l’”Orlando Furioso” cantato in ottava rima si aggiungono recentemente ai lavori di registi di cinema, come Paolo Benvenuti o J. Marie Straub che per dodici anni ha qui prodotto film e spettacoli teatrali. Altri contatti sono avvenuti con grandi artisti che hanno preso parte a nostre produzioni: Marisa Fabbri, Toni Servillo, Filippo Timi, oltre al già citato Jean Marie Straub capace di portare attori di Buti ai festival di Cannes, Venezia, Locarno, Vienna. La pluridecennale attività di Dario Marconcini e Giovanna Daddi alla guida artistica del Teatro di Buti ha reso possibile che questo piccolo gioiello divenisse un luogo di frontiera, uno spazio in cui esplorare il territorio ignoto e misterioso abitato dal sepolto di noi, che è la nostra memoria storica ed emozionale, un posto in cui si incontrano tutte le storie che abbiamo alle spalle e tutti gli orizzonti che si aprono di fronte ai nostri occhi e che sono da conquistare, attraverso lo scambio e la relazione che rende tutti insegnanti e tutti discepoli.

Per questo il secondo principio da cui muove l’associazione è la formazione, che spazia dal cinema al teatro, alla musica, consentendo l’acquisizione di tecniche e capacità per costituire un ricco serbatoio da cui attingere per le nuove produzioni. La recente introduzione di Perla Trivellini alla guida del Teatro Vittoria ha favorito i progetti formativi rivolti agli under 35 incentrati sulle discipline del canto, della danza e della recitazione, attraverso il musical o commedia musicale come strumento per unire le diverse discipline. Alla parte formativa si affianca l’attività di produzione sche vede coinvolti i giovani attori in affiancamento ad artisti professionisti del mondo dello spettacolo, per avviare i primi al mondo del teatro professionale. Scrooge, Pinocchio, La Divina Commedia, Spettacolo Spettacular, Galà del Musical, Saving Mr. Banks sono alcune delle produzioni di questi ultimi anni.

Allo stesso tempo la Stagione Ragazzi e le produzioni multiple che vedono coinvolto Bubamara Teatro in una stretta collaborazione con il Teatro di Buti, mirano a favorire lo sviluppo dei talenti e delle sensibilità, nella certezza che è attraverso l’educazione alla Cultura che possa continuare a vivere il Teatro.

Inevitabilmente queste due strade conducono alla terza: proporre, nelle stagioni e attraverso le produzioni, approfondimenti e conoscenza di testi di grandi autori poco conosciuti o inediti. Sono stati molti gli incontri nei lunghi anni di vita del Teatro di Buti, magici i momenti di ospitalità e fertili i progetti di produzione, come i tre anni con il “Faust” di Goethe, i tre anni con Koltes, i tre anni con Pinter, e poi il “Minimacbeth”, che è una summa della vita Teatrale di due attori. In fondo la filosofia di ButiTeatro si fonda da sempre sull’accoglienza, grazie alla quale apprendimento e formazione diventano un luogo dell’anima, anche lontano e difficile, ma necessario per trovare arricchimento e illuminazione, lontano da logiche commerciali e di convenienza, un hortus conclusus dove si possano coltivare e custodire gelosamente forme di cultura destinate a deteriorarsi e a perdersi.

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